Estratti dagli «Aforismi italiani del Barchi»

Gli aforismi e i testi diversi che seguono, primi estratti da un’opera in via di lieve facimento respiratorio, raccontano in modo erratico, un po’ per stralunata tempesta di lampi e qua e là per fragore di riso, le miserie distintive, gli inganni e la catastrofe attuale – insieme circolare e irredimibile – di questa cultura fattasi mondo. L’obiettivo è tuttavia sempre lo stesso, qui come negli altri contributi del Centro studi Juan de Mairena: cercare un diverso modo immaginativo e relazionale per fare mondo, il che vuol dire porsi nella condizione societaria più concreta per uscire fuori da questa catastrofe che ha per sua natura – a differenza di quelle vissute nel passato, prima del capitale quale principio determinante – il potere storicamente inedito di travolgerci a mo’ di novella estinzione di massa coinvolgente per certo l’intera specie umana insieme ad un numero difficilmente precisabile ma comunque grande di altre specie viventi.

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Emanuele Montagna
Emanuele Montagna è, insieme a Franco Soldani e Roberto Di Marco, fondatore di Faremondo. Per riuscire a sbarcare il lunario da tempo si occupa di "immigrazione" e vive tra la provincia e la città di Bologna. Ha curato, con Roberto Di Marco, la collana di saggi e romanzi Tempi Nuovi presso l'editore Pendragon (Bologna, 2002-2006). In questi ultimi anni, oltre ad essere l'autore di diversi testi apparsi su www.faremondo.org, ha animato alcuni eventi di dibattito (tra 11 settembre, geopolitica e scrittura) e pubblicato un testo di narrativa rimasto unico nel suo nongenere: Rui Mong (Pendragon 2006). Attualmente, per l'avvio del Centro studi Juan de Mairena, sta scrivendo un libello di aforismi per una geovita che ancora non c'è.

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