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Il prossimo referendum costituzionale. Un Manifesto contro

È stato fortunato Ireneo Corbacci ad entrare in possesso di una copia dell’effettiva Costituzione italiana rinvenuta a Milano tra le rovine fumanti (vi ricordano qualcosa?) di Expo 2015 da Alfredo, il precario  “disinstallatore a chiamata” del suo pamphlet La Costituzione del 2016 che abbiamo segnalato in anteprima. E noi siamo stati fortunati con lui a poterla leggere nella sua originaria versione più autentica. Se la verità in generale rende liberi, come potrà non farlo un documento che per la prima volta fa conoscere alle moltitudini la voce del loro padrone?

Forse senza saperlo, questo giovane operaio ci ha messo tra le mani un testo scottante di estrema attualità, la vera Carta – invisibile ai più – sottostante lo Stato di diritto italiano, le istituzioni della democrazia rappresentativa e la Repubblica parlamentare nata dalle ceneri del fascismo. Dobbiamo dunque essergli grati. Si è trattato di un ritrovamento archeologico, fortuito quanto si vuole ma fondamentale, che ci permette di meglio decifrare non pochi avvenimenti contemporanei. Un grazie allora anche a Ireneo che lo ha reso di pubblico dominio.

         Qui di seguito presentiamo ai lettori di Faremondo alcune riflessioni che ci sono state suggerite dalla lettura di questa eccezionale documentazione, la cui importanza non sfuggirà di sicuro a nessuno. D’altro canto, se la Costituzione reale che per decenni ha retto i destini della Repubblica italiana esiste davvero, essa deve aver avuto una sua qualche origine negli avvenimenti del passato. Ed è questo principalmente l’argomento del nostro intervento, insieme del resto alle imposture che vengono ancora oggi propinate all’opinione pubblica nazionale dall’attuale dibattito sulle ragioni del Referendum di dicembre e che qui tentiamo di additare.

La Redazione di Faremondo.

Novembre 2016

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Referendum costituzionale? No, è la Costituzione del capitale. Un pamphlet a cura di Ireneo Corbacci

Mentre sulla questione del referendum costituzionale del prossimo dicembre sui media dell’italregime imperversa uno spregevolissimo e depistante dibattito fra belve storiche e grandi commessi dell’establishment dominante,  esce in libreria, per i tipi di Zambon Editore, un pamphlet ideato e curato da un nostro giovane collaboratore, Ireneo Corbacci.

Grazie ad Alfredo, un suo amico che casualmente lo ha rinvenuto fra gli stand in rovina dell’Expo, il nostro Ireneo è venuto in possesso di un manoscritto che contiene un testo costituzionale ben più radicale ed esplicito rispetto a quello ridisegnato dal decreto Boschi: una versione dello stesso probabilmente destinata a circolare in cerchie ristrettissime fra i dominanti che da decenni stanno conducendo su vari fronti una guerra ibrida e manipolativa contro la società italiana.

Si tratta, come giustamente fa notare Corbacci, di una vera e propria Costituzione del capitale, di una legge fondamentale che certamente personaggi come Monti, Napolitano, D’Alema, Scalfari, Cacciari, Travaglio e simili (l’elenco potrebbe continuare per pagine…) in cuor loro sottoscriverebbero con entusiasmo più che sincero, anche se potrebbero magari ritenere opportuno imporre, in questa fase, il silenzio ai loro media e la non esposizione del testo alla pubblica opinione.

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Per l’avvio di un programma di ricerca collettiva

Connessioni intelligenti

Cominciano il 9 febbraio al Centro Costa i seminari di formazione organizzati, in forma conviviale, da una piccola comunità bolognese. In questa breve introduzione Emanuele Montagna spiega quali sono i loro intenti di lungo periodo e come si svolgeranno le attività.

 

 

 

 

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Proposta minima per una comunità di ricerca

Presentiamo al lettore questo documento di Juan Alberto Guerrero Della Malta perché crediamo che sia importante in questi tempi confusi, dominati dalla strategia del caos dei dominanti. Vi si delinea infatti a chiare lettere un programma di ricerca del tutto incompatibile con i mille stereotipi che affollano lo spazio sociale e rendono impossibile anche solo immaginare, per non dire realizzare, una qualche fuoriuscita dalla società del capitale, in prospettiva perlomeno. Il testo si rivolge a tutti coloro che aspirano a pensare con mente differente e in modo originale il mondo in cui la nascita del capitale, a suo tempo, ci ha precipitati e nel quale ancora oggi ci dibattiamo, in attesa di liberarcene prima o poi.

 

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La natura occidentale del terrorismo

 

Mercenario battagliatripoli7

Una lettura alternativa dei fatti di Parigi, della vera natura dell’Isis e delle forze che agiscono dietro le quinte sia per loro scopi geopolitici globali, sia per trasformare le società europee e il loro quadro politico-istituzionale. Il terrorismo fabbricato dallo stesso Occidente come arma della sua politica estera e della sua politica interna, come arma insieme mediatica e militare delle sue strategie economiche internazionali.

 

 

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